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Il presente e il futuro della collezione d'arte nella ricognizione di Open Care
Data pubblicazione : 07/06/2022
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Valorizzazione, conservazione, fruizione, vicinanza ai territori e alle persone: con quasi mille opere di pregio, la collezione d’arte di BPER Banca si attesta oggi come una delle principali corporate collection in Italia.

Dal 2017 BPER Banca gestisce il proprio patrimonio culturale attraverso “La Galleria. Collezione e Archivio Storico” e nel 2021, in collaborazione con gli specialisti di Open Care, è stato condotto un approfondito percorso di verifica, analisi e valutazione del patrimonio artistico, con la contestuale adozione di una piattaforma gestionale, che ha permesso di digitalizzare il database della documentazione delle opere d’arte e organizzare tutte le informazioni ad esse relative.
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La relazione finale della ricognizione restituisce la “fotografia” di una collezione d’arte in buona salute, della quale sono evidenziati i punti di forza, ma anche i punti di attenzione. La consapevolezza e la conoscenza profonda del patrimonio artistico permettono di poter affinare la gestione della collezione d’arte e migliorare le strategie d’intervento conservativo, di studio e di pianificazione. Complessivamente la collezione BPER Banca versa in un buono stato di conservazione, che attesta un’attenzione particolare per la tutela del patrimonio artistico di pregio, con la prospettiva certa di agire sulle opere che, ad oggi, presentano alcune lacune in questo ambito. Il riconoscimento dell’importanza storico-artistica di alcuni pezzi – appartenenti ai nuclei modenese, ferrarese e aquilano in particolar modo – è stata una conferma, in altri casi una scoperta, testimoniando l’importanza che da sempre BPER Banca e le banche incorporate negli anni hanno attribuito all’acquisto di opere d’arte, raccontando quella che è stata la storia dell’arte nei diversi territori in cui la Banca opera. “La Galleria” è la realtà tramite cui BPER Banca gestisce la sua corporate collection, e il lavoro realizzato in collaborazione con Open Care è stato un tassello fondamentale per l’evoluzione e sviluppo di questo progetto, che ha oggi tutti gli strumenti e le informazioni per gestire in modo maturo una delle collezioni d’arte bancarie più importanti a livello nazionale.

La scelta di affidarsi ai professionisti di Open Care deriva dalla varietà dei nuclei collezionistici che compongono il patrimonio artistico di BPER Banca, somma delle numerose incorporazioni del passato, tra cui Meliorbanca (2012), Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila (2013), Banca della Campania (2014), Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara (2017) e il ramo d’azienda di UBI Banca (2020).

Una collezione in continua crescita, con un focus sulla produzione pittorica italiana dal Quattrocento al Novecento, aperture internazionali ed alcune recenti incursioni nel contemporaneo.
 
«Il percorso di crescita della nostra corporate collection – afferma Sabrina Bianchi, Responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca – ci porta oggi ad avere un patrimonio artistico e archivistico di rilevanza nazionale. Gli ultimi ingressi hanno aggiunto un numero considerevole di opere d’arte, tra cui alcuni capolavori di arte del Novecento, come le tele di Antonio Ligabue, le installazioni di Paolini e Spalletti ad esempio, e anche di arte moderna, come le tele del Ceruti o la “Conversione di Saulo” del Gambara. Questi ingressi hanno accresciuto ulteriormente la dimensione della collezione di BPER Banca, già ampiamente conosciuta e considerata, ma hanno anche fatto nascere la necessità di verificare e analizzare in maniera puntuale e rigorosa le consistenze del cosiddetto “patrimonio artistico di pregio”, ovvero le opere d’arte che per valore storico-artistico hanno maggiore rilevanza. La scelta di affidare a Open Care le attività di ricognizione è stata dettata dalla completa offerta di servizi per l’arte che la società propone. Con l’indispensabile supporto del team BPER che gestisce la collezione, è stato possibile effettuare in poco tempo i sopralluoghi dei diversi nuclei collezionistici che hanno permesso di verificare la collocazione e lo stato di conservazione delle opere, dati fondamentali per poter pianificare le attività di valorizzazione della corporate collection nei prossimi anni. Contemporaneamente abbiamo popolato la nuova piattaforma gestionale, uno strumento che ci permette ora di avere un controllo diretto e puntuale su ogni dato e informazione relativi a ogni singolo pezzo. Il risultato è una vista chiara dello stato di conservazione e del valore artistico ed economico, che conferma la rilevanza nazionale della collezione nel suo insieme e l’unicità di alcune highlights».

Il lavoro fatto con gli studiosi di Open Care ha previsto una fase più operativa, con sopralluoghi presso le sedi di Milano, Modena, Ferrara, L’Aquila, Avellino e Saluzzo, e una fase svolta principalmente da remoto per l’elaborazione dei dati finali. La valutazione della collezione, dal punto di vista economico e storico-artistico, è stata accompagnata da una verifica relativa allo stato di conservazione, per costruire una mappatura accurata e puntuale della collezione, utile alla sua futura valorizzazione.

Il processo valutativo è stato svolto con la supervisione del direttore di Open Care Art Advisory, Lorenzo Bruschi, esperto MRICS di arredi, sculture, oggetti d’arte e opere del XIX secolo. «È stato un onore per noi – spiega Lorenzo Bruschi – poterci relazionare con le opere d’arte della collezione BPER Banca ed i suoi numerosi capolavori. Si tratta di una collezione che narra del genio creativo italiano attraverso i secoli, rappresentazione visiva del gusto e della capacità inventiva degli artisti, che ci permette di tracciare un percorso visivo nella storia dell’arte: a partire dai fondi oro quattrocenteschi come la maestosa opera del Maestro dei polittici crivelleschi, passando attraverso le forme e i colori rinascimentali e barocchi di Carracci, Reni, Tiarini, Guercino, attraverso le vedute di paesaggio settecentesche di Giuseppe Zola, il luminoso Ottocento napoletano e fino alle innovative ricerche di primo Novecento testimoniate nei quadri di de Chirico, de Pisis, Campigli, Funi. Le opere sono la testimonianza della vitalità creativa di un territorio che è stato capace di generare industria, agricoltura ed artigianato ai massimi livelli, oltre ad espressioni artistiche imprescindibili per lo sviluppo della cultura internazionale contemporanea».

La verifica conservativa è stata supervisionata da Isabella Villafranca Soissons, direttrice del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care. «Visionando le opere – spiega Isabella Villafranca Soissons – ci siamo resi conto di quanto BPER Banca, negli anni, sia sempre stata attenta al tema conservazione, sostenendo svariati interventi di restauro delle opere per garantirne la preservazione e la fruizione. Spesso non pensiamo a quanto i dipinti, e la materia di cui sono composti, siano sensibili ai fattori ambientali e quindi in un certo senso “vivi”; per questo è importante prendersene cura periodicamente. Questa mappatura in loco è servita a mostrarci l’insieme generale della collezione e fare un punto delle criticità riscontrate per discutere e pianificare con BPER Banca strategie conservative generali per il futuro, così da poter valorizzare sempre di più il patrimonio diffuso sul territorio».

Al progetto hanno inoltre collaborato Roeland Kollewjin (esperto MRICS, esperto di arte antica), Edoardo Gnemmi (esperto di Arte Moderna e Contemporanea), Jole Botti (conservatrice), Chiara Fiorentini (art advisor), Sara Braga (project manager).
L’attività di ricognizione della collezione costituisce una testimonianza tangibile della presa di coscienza dell’importanza di una gestione attiva del patrimonio da parte di BPER Banca, che intende renderlo sempre più accessibile e fruibile, con un programma dinamico di iniziative, mostre ed eventi promosso dal brand “La Galleria BPER Banca”.

“La Galleria” di BPER Banca nasce nel 2017 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico-culturale del territorio, rendendo accessibili al pubblico a rotazione i tesori d’arte della Collezione del Gruppo, che comprende un migliaio di opere, dal Quattrocento al Novecento. Non solo un museo, ma un luogo di scambio culturale, per consolidare il rapporto che lega BPER Banca a Modena; un segnale di continuità con il passato e apertura verso il futuro. Tra le esposizioni più importanti allestite dal 2017 ad oggi si segnalano: “Uno scrigno per l’arte” (2017), “Ospiti illustri in Galleria. Maestro dei Polittici Crivelleschi e Cola dell’Amatrice” (2018), “Jules Van Biesbroeck. L’anima delle cose” (2019), “La prospettiva dell'effimero. Antonio Joli e la “scena per angolo” (2020), “Corrispondenze barocche” (2021), “Elisabetta Sirani. Donna virtuosa, pittrice eroina” (2021), “Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio” (2021-22), “Modena tra 8 e ‘900. La Belle Époque dell’economia” (2022).

L’Archivio Storico è un patrimonio documentario che raccoglie la memoria e la testimonianza del cammino percorso da BPER Banca e dalle banche che, nel tempo, sono state incorporate nel gruppo. La memoria è fondamentale per la nascita di una nuova “responsabilità culturale d’impresa” che coniughi interesse pubblico e privato. L’attività di studio e catalogazione ha consentito la pubblicazione dei seguenti volumi: “Le Signorine della Banca Popolare di Modena” (2018), “I Primi Soci” (2019), “Ti nasce vicino. Dalla réclame ai social media” (2020), “Oggi per domani. Breve storia del risparmio” (2021).

Open Care è l’unica società in Italia ad offrire servizi integrati per la conservazione, gestione e valorizzazione di opere e collezioni d’arte (Art Collection Management). Dispone di caveau, spazi espositivi e laboratori per il restauro di opere di qualsiasi natura, tecnica ed epoca e di una rete di consulenti per expertise, valutazioni patrimoniali e assistenza alla compravendita. Ha sede presso i Frigoriferi Milanesi.
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