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Incontro in ricordo del grande collezionista ed esperto d'arte Giorgio Maffei
Data pubblicazione : 16/05/2016

In occasione della mostra L’Inarchiviabile, FM Centro per l’Arte Contemporanea, in collaborazione con Open Care, propone un incontro dedicato ad un grande collezionista ed esperto d'arte: "Aprendo le casse della mia biblioteca: il libro d’artista e la collezione. In ricordo di Giorgio Maffei". Giovedì 19 Maggio, ore 18.30, FM Centro per l’Arte Contemporanea (via Piranesi 10, Milano)

Terzo appuntamento del ciclo di eventi legati alla mostra L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni 70, a cura di Marco Scotini.

Dopo la presentazione del libro di Tommaso Trini, Mezzo secolo di arte intera. Scritti 1964-2014, e la conferenza di Vasif Kortun (direttore SALT, Istanbul) Art Institutions in the Age of Post-Publicness, FM Centro per l’Arte Contemporanea dedica una serata alla memoria di Giorgio Maffei, grande collezionista ed esperto di libri d’artista, recentemente scomparso e prestatore di opere dalla sua collezione per la mostra in corso.

La ricognizione de L’Inarchiviabile sulla scena artistica degli anni ‘70, un’epoca in cui anche Germano Celant parla di arte off-media, è occasione per tornare a riflettere sul libro come forma d’arte. Durante l’incontro si tratterà del ruolo del libro d’artista nella storia dell’arte del ‘900 e della sua presenza in importanti collezioni italiane, delle sue forme e della sua conservazione.
Intervengono Paola Varello Maffei; Enrico Consolandi, Collezione Consolandi; Patrizio
Peterlini, direttore, Fondazione Bonotto; Angela Madesani, storica e critica d’arte; Elena Re, critica e curatrice indipendente; modera Marco Scotini, direttore artistico di FM Centro per l’Arte
Contemporanea.

 

Giorgio Maffei (Torino, 1948-2016) si è occupato del rapporto tra arte figurativa ed editoria
dalle avanguardie storiche del Novecento alla contemporaneità. Ha dedicato in particolare le
sue ricerche a quel tipo di forma d’arte che, pur nella provvisorietà e imprecisione del termine, si definisce come “libro d’artista”. Oltre a curare mostre in musei europei, americani e giapponesi ha formato una collezione di circa 3000 libri italiani e stranieri che costituiscono un panorama esaustivo della produzione del ‘900, con particolare attenzione alle opere delle avanguardie artistiche degli anni Sessanta e Settanta. Ha pubblicato saggi sul libro d’artista, sulle riviste d’avanguardia, sulla letteratura artistica per bambini e sull’opera editoriale dell’Arte Povera, del Movimento Arte Concreta e della Poesia visiva, oltre a lavori bibliografici su Alighiero Boetti, Bruno Munari, Gastone Novelli, Sol LeWitt, Allan Kaprow, John Cage, Ettore Sottsass, Arrigo Lora Totino. E’ stato curatore di numerose collezioni internazionali, pubbliche e private, di libri d’artista.

Enrico Consolandi in rappresentanza della Collezione Consolandi, fra le più importanti raccolte
italiane di arte contemporanea del ‘900, creata dal notaio Paolo Consolandi nel corso di una vita a partire dagli anni Cinquanta. Come scrive Angela Vettese nel catalogo della mostra Libri d’artista dalla Collezione Consolandi. 1919-2009, a cura di Angela Vettese e Giorgio Maffei, Palazzo Reale, Milano, 2010: «Intima e personale, ma al tempo stesso profondamente animata da senso civico, la collezione di Paolo Consolandi è stata sempre un monito anche per le istituzioni pubbliche: come un dire “questo si può fare”». Scrive Giorgio Maffei della collezione di libri d’artista di Paolo Consolandi: «Un insieme di perle infilate con i criteri individuali della propria sensibilità o del proprio ricordo.»

 

Angela Madesani, storica dell’arte e curatrice indipendente è autrice, fra le altre cose, del
volume Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia e di Storia della
fotografia per i tipi di Bruno Mondadori. Ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore. È responsabile della collana di fotografia e arte di Dalai editore, all’interno della quale ha realizzato numerosi volumi di prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice. Oltre che all’Accademia di Brera di Milano, insegna all’Istituto Europeo del Design di Milano.

Patrizio Peterlini è Direttore della Fondazione Bonotto. Dal 2005 al 2010 collabora con l’Archivio
F. Conz curandone le pubblicazioni, le mostre e la catalogazione delle opere e dei documenti.
Suoi contributi sono pubblicati in numerosi cataloghi d’arte e in riviste di psicoanalisi. Tra le sue
pubblicazioni: Riviste d’arte d’avanguardia. L’esoeditoria in Italia negli anni 60 e 70 (Ed. Bonnard, Mi – con Giorgio Maffei); Fluxbooks. Fluxus Artist Books from the Luigi Bonotto Collection (con Giorgio Maffei - Ed.Mousse Publishing, Mi 2015); Arrigo Lora Totino. La parola come poesia segno suono gesto. 1962-1982 (con Giorgio Maffei - Danilo Montanari Editore, Ra 2015) e il recente Sense Sound / Sound Sense. Fluxus music, scores and records in the Luigi Bonotto collection (con Walter Rovere e Giorgio Maffei - Danilo Montanari Editore, Ra 2016). La Collezione Bonotto nasce dalla frequentazione di Luigi Bonotto con artisti Fluxus e di Poesia Sperimentale che accoglie a Molvena, nella sua azienda tessile e nella casa dove viveva. Qui gli artisti s’incontrano, progettano e realizzano opere che costituiscono il primo nucleo della Collezione.

Elena Re
, critico e curatore indipendente, si occupa di arte contemporanea con un’attenzione
verso la fotografia concettuale. Da parecchio tempo sta approfondendo l’arte italiana degli
anni ’60-70 con numerosi progetti, mostre e pubblicazioni. Attualmente sta indagando alcune
sperimentazioni di quegli anni attraverso l’idea del multiplo. Su questo tema ha presentato a
Berlino alla galleria Sprüth Magers la mostra Arte Povera and “Multipli”, Torino 1970-1975. È
direttore scientifico dell’Archivio Giorgio Ciam, segue il percorso di vari artisti, e ha lavorato al
progetto di valorizzazione dell’opera di Luigi Ghirri. Architetto e dottore di ricerca, ha svolto attività didattica presso il Politecnico di Torino e di Milano e insegnato Storia della comunicazione visiva all’Istituto Europeo di Design, sottolineando le potenzialità di una visione transdisciplinare dell’arte.

Fra i suoi libri, Luigi Ghirri – Project Prints. An Adventure in Thinking and Looking, JRP|Ringier,
Zurich 2012, pubblicato in occasione della mostra che ha curato al Castello di Rivoli.

L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Ital ia anni 70, a cura di Marco Scotini con la collaborazione
di Lorenzo Paini, è la mostra inaugurale FM Centro per l’Arte Contemporanea, un
nuovo polo artistico e culturale, unico nel panorama italiano, che riunisce le funzione di esposizione, valorizzazione, restauro, logistica e conservazione dell‘arte contemporanea. La mostra, inaugurata il 7 aprile 2016, proseguirà fino al 15 maggio e vede la presenza di quasi 60 artisti e oltre 200 opere provenienti dalle più prestigiose collezioni private italiane. L‘Inarchiviabile/The Unarchivable propone una revisione critica e al tempo stesso un’ampia ricognizione della scena artistica italiana degli anni Settanta con opere e documenti storici volti a indagare una grande eterogeneità di formati artistici ed editoriali, che trovano nella moltitudine di forme dell’enunciato collettivo nuovi dispositivi linguistici e una pluralità di soggettività. Un decennio di grande produttività in cui la cultura “eccede” al di fuori del campo dell’estetica, sconfinando in linguaggi che resistono alla catalogazione, pratiche effimere e azioni legate alla performatività sociale e basate sulla temporalità.

All’interno di FM Centro per l’Arte Contemporanea proseguono le mostre promosse dalle gallerie:

Presso Laura Bulian Gallery, continua fino al 15 giugno Imagine a Moving Image, la prima
personale in Italia dell’artista croato Marko Tadić.
Presso il temporary space occupato dalle gallerie Monitor, P420 e SpazioA, prosegue fino
all'1 giugno la mostra Corale con Eric Bainbridge, Franco Guerzoni, Benedikt Hipp, Nicola
Samorì e Claudio Verna per Monitor; Luca Bertolo, Esther Kläs, Chiara Camoni, Piotr Łakomy
e Giulia Cenci per SpazioA; Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Rodrigo Hernandez, Paolo Icaro
e Alessandra Spranzi per P420.

FM Centro per l’Arte contemporanea è promosso da Open Care - società del Gruppo Bastogi -
unica in Italia ad offrire servizi integrati per l’art advisory, la gestione e la conservazione dell’arte.


Orari di apertura delle mostre:
Mercoledì-Venerdì, 11-18

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